Veglia missionaria diocesana a Codroipo

Venerdì 18 ottobre ore 20:30, Duomo di Codroipo

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“Un viaggio missionario è sempre intenso: porta con se aspettative prima, grandi emozioni durante, lascia un bellissimo ricordo dopo e tantissimo su cui pensare. In ognuno di noi c’è un modo diverso di aver vissuto il viaggio, ma soprattutto si vede l’emozione e la gioia che abbiamo provato!” afferma con slancio Chiara Varnier ai microfoni di Radio Spazio 103. Le fa eco Gregorio Zanin “Questo viaggio mi ha lasciato qualcosa che sto ancora cercando di capire… sento che qualcosa è stato piantato dentro di me, vediamo come crescerà.” Due voci del gruppo di 13 giovani friulani che questa estate hanno vissuto un mese in Bolivia e Argentina, accompagnati da don Daniele Morettin e suor Elisa Huarachi. La loro testimonianza sarà il cuore della Veglia Missionaria Diocesana presieduta dall’Arcivescovo, venerdì 18 ottobre alle ore 20:30 a Codroipo. Sul blog http://www.cpcodroipo.it/codroipo/bolivia/ che riporta i passi più significativi della loro esperienza, si legge: raccontare “non è facile perché non trovi mai le parole giuste per esprimere cosa porti nel cuore. Sicuramente però possiamo dire dei grazie. Innanzitutto al Signore per averci accompagnato lungo tutto il viaggio: ci ha permesso di essere gruppo, famiglia e di affrontare momenti di gioia e di difficoltà. Un grazie per essersi manifestato nelle tante persone che abbiamo incontrato lungo il cammino e che hanno condiviso con noi storie di vita, regalato sorrisi e abbracci, aperto la loro casa, raccontato la loro esperienza e trasmesso la loro conoscenza.” In particolare ”le suore Rosarie che ci hanno ospitato: quelle di Santa Fe ci hanno mostrato la semplicità e umiltà che mettono nell’aiutare il prossimo e quelle di Cochabamba hanno condiviso lo spirito boliviano con noi in allegria e dolcezza.”

La Veglia missionaria diocesana, proposta come di consuetudine a ridosso della Giornata Missionaria Mondiale che il 20 ottobre si celebrerà in tutte le parrocchie, ha per tema “Battezzati e inviati”. Papa Francesco ha proposto per l’anno 2019 un mese “straordinario missionario” per invitare la Chiesa intera a porsi in uno “stato permanente di missione”. Una disposizione interiore che emerge con forza dalle parole dei giovani che animeranno la veglia di preghiera a Codroipo: “bisogna metabolizzare un viaggio così, perché una volta tornati a casa ti sembra che tutto sia superficiale e che non ti serva quello che hai attorno.” – continua Chiara – “Abituarsi a vivere per un mese con meno cose e vedere tanta gente che vive con la metà o un quarto delle cose che hai tu, ti fa pensare molto. Dopo un viaggio del genere devi renderti conto di qual è la tua missione adesso. Qual è l’insegnamento che ti porti a casa, non solo dal viaggio, ma da tutta la tua vita. Una delle missioni è raccontare e far vedere agli altri cosa abbiamo vissuto. Il viaggio missionario ti fa entrare dentro la vita dei Paesi che vai a vivere! non è visitare, ma guardare nel profondo ciò che c’è attorno, vivendo in prima persona quello che vuol dire mettersi in gioco per gli altri.”

Il ricordo più bello? “Una foto con un bambino scattata in un paesino delle Ande in Bolivia… è l’emblema di quello che ho visto, cioè migliaia di bambini e i loro sorrisi che porto dentro di me.” risponde Gregorio. “Uno dei posti che mi è rimasto più nel cuore è sicuramente l’Hogar – un orfanotrofio femminile  – che si trova vicino a Chochabamba, una delle più grandi città della Bolivia.” riprende Chiara ”L’orfanotrofio ospita una quindicina di bambine che avevo conosciuto due anni fa. Questa per me era la seconda volta in Bolivia. é stato particolarmente emozionante partecipare al battesimo di tre bambine che, una volta cresciute, hanno deciso di entrare nella fede cattolica. Sono state battezzate da Don Daniele e per me è stata veramente una emozione molto grande.”

Il viaggio si è svolto in due Paesi: per tre settimane il gruppo ha conosciuto la realtà della Bolivia attraverso gli occhi delle suore Rosarie presso le cui case è stato accolto; il mese di esperienza si è aperto e chiuso con l’accoglienza presso le famiglie di una parrocchia alla periferia di Buenos Aires. I giovani friulani si sono sentiti “come a casa” raccontano, allo stesso tempo hanno potuto conoscere “la forza della fede in luoghi come il barrio (favelas argentina) dove molte persone vivono in modo povero, ma con una umanità molto grande.”

Scarica la struttura della veglia proposta dal CDM in collaborazione con la Parrocchia di Codroipo: Veglia Missionaria Diocesana Codroipo

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